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13 UOMINI DELLE PULIZIE

Questo progetto è nato per caso. Volevo provare un nuovo obiettivo e ho fotografato un uomo importante della mia vita. Era a casa sua, nudo, e aveva appena finito di fare le pulizie.
Le foto mi sono talmente piaciute che ho voluto farne una serie. Perciò, ho cominciato a chiedere ad amici e conoscenti di poterli fotografare nudi mentre sbrigavano le faccende di casa, avvertendoli che avrei nascosto il viso o tagliato la testa in fase di ritocco, se necessario.

In due anni ho interpellato quarantadue uomini, otto in Italia e trentaquattro a Marsiglia. Alcuni li ho contattati personalmente, altri tramite amici/amiche comuni.

Di loro, ventinove hanno rifiutato. Tre erano troppo pudici e tre non erano interessati. Uno era cieco e non avrebbe potuto apprezzare il risultato. Due volevano prima perdere 10 kg. Uno aveva dei tatuaggi e orrore di essere fotografato ma, mi ha immediatamente trovato un sostituto. Due non hanno mai risposto al mio invito. Uno mi ha detto che era una cosa da matti, che non faceva per lui. Un altro era interessato ma, non ha mai dato seguito alla mia proposta. Uno non si trovava abbastanza estetico. Un altro lamentava dei problemi di pelle e non era abbastanza motivato. Uno non voleva che la sua compagna lo sapesse e io ho preferito lasciar perdere. Un altro ha cambiato idea all'ultimo momento, senza spiegazioni. Uno non sa ancora perché non ha voluto farsi fotografare. Un altro era troppo pudico ma, talmente entusiasta, che l'ha proposto a sei suoi amici. Hanno tutti rifiutato, chi dandogli del matto, chi per pudore. Un altro ha detto di sì a un'amica comune ma, poi non ha mai risposto al mio sms. Infine, uno ha detto che l'ultra-femminismo è nullo. «Bof!» in francese.

Tredici hanno accettato il mio invito. Cinque vivono a Bologna e otto a Marsiglia.
Tre di loro hanno preferito non farsi fotografare a casa loro, dove vivono con la moglie e i figli e/o le figlie. Uno di loro era senza fissa dimora al momento della proposta. Perciò, uno è venuto a fare le pulizie a casa mia, gli altri tre le hanno fatte a casa di amici/amiche comuni.

Uno di questi uomini ha caratteristiche femminili. La sua presenza amplia e mette in discussione l'idea preconcetta e la rappresentazione sociale di ciò che significa essere un uomo, aprendo al contempo una riflessione sulla necessità di chiarire la differenza tra la nozione di sesso e quella di genere. 

Al numero tredici ho deciso di fermarmi perché mi interessa il significato simbolico di questo numero che indica una rottura dell'armonia e obbliga a una trasformazione radicale. La trasformazione in questo caso potrebbe essere finalizzata a ridefinire il significato della parola “uomo” all'interno di un modello binario e a rimettere in questione il modello stesso.

Infine, ho chiesto a tutte le persone che avevano partecipato di dirmi come si erano sentite durante l'esperienza. Undici di loro hanno risposto e di seguito ho riportato le loro testimonianze. Fin dall'inizio sapevo che il progetto apparteneva a loro e li ringrazio sinceramente per la loro generosità e la fiducia che hanno riposto in me.

So che non è stato facile.

Per concludere, ho realizzato una serie di videoclip in cui una donna trans o un travestito o un attore che interpreta il ruolo di una donna (a seconda del punto di vista e se si ritiene importante dare una definizione ) riflette sulla mostra che ha appena visto mentre impasta il pane.

 

IL PROGETTO RIMANE UN INVITO APERTO.

SPERO CHE ALTRI UOMINI, ISPIRATI DA QUESTA SERIE, SENTANO L'IMPULSO DI POSARE NUDI NELLO STESSO SCENARIO, E MAGARI QUESTA VOLTA VORRANNO MOSTRARE IL PROPRIO VOLTO!

LE REAZIONI DELLE PRIME PERSONE CHE HANNO VISTO LA SERIE SONO DOCUMENTATE QUI DI SEGUITO E MOSTRANO UNA GAMMA DI RISPOSTE CHE VANNO DALL'ELOGIO ALLA DERISIONE SESSISTA E RIVELANO QUANTO POSSA ESSERE ANCORA IMPEGNATIVO MOSTRARE LA NUDITÀ DEGLI UOMINI, SOPRATTUTTO IN OCCUPAZIONI TRADIZIONALMENTE ASSOCIATE AL RUOLO DELLE DONNE. 

Menzione d'onore al 17th JULIA MARGARET CAMERON AWARD, 20220

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Testimonianze

"È strano per una persona casta e timida come me... una sensazione di libertà....
Questa esperienza mi ha ricordato Serge Gainsbourg, che era un ragazzo timido finché non accettò di posare nudo per un fotografo e, così facendo si sentì liberato e in seguito poté facilmente spogliarsi. A me è successa la stessa cosa. Da quando ho posato nudo per te, mi sento meglio, anche a girare per casa senza vestiti... Grazie Barbara!".

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alcune reazioni

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Impressions of an ordinary woman

Impressions of an ordinary woman
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Una conoscenza su Facebook 

"Sei fortunata ad aver visto tutti questi uomini sfilare, ma te li sei fatta tutti?
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L'uomo delle pulizie #0

"Io non mi metto nudo per farmi conoscere. Considerate l'importanza e la perversione che ha preso la tua ossessione per la nudità, ti vieto di pubblicare le mie foto!" 

Il mio partner al momento della pubblicazione del progetto

"Dimenticami! Non capisco come una donna che vuole una vita normale possa fare una cosa del genere!
Buona fortuna!"
"Brava, è fantastico! Le fotografie sono bellissime e dissacrano tutti i tabù costruiti intorno al corpo e alla sessualità. È convincente!"
(Séverine, amica e sostenitrice del progetto)
 
 "Con questi ritratti cerchi di catturare l'identità maschile, che non coincide necessariamente con il sesso o il genere.
La nudità è sempre al centro dell'interesse, anche quando il soggetto è a lato della fotografia. Questo mantiene viva la tensione anche quando mancano i caratteri sessuali.
Ma dell'identità sappiamo sempre meno. Non c'è possibilità di vederla chiaramente.
Il mosso, lo sfocato, i primi piani ravvicinati tolgono ogni senso di certezza, disorientano lo sguardo. Spesso manca la convergenza su un punto centrale. Le figure maschili stanno ai lati ed è la complessità della composizione che conta. Quando il pene non c'è, si va a cercare qualcos'altro. Il pene è un catalizzatore.
A volte i forti contrasti e la luce abbagliante deformano i corpi. Togliendo i contorni della carne si toglie la sua forza e il corpo ne esce fragilizzato".
(Uno degli uomini delle pulizie dopo aver visto le sue fotografie)
 
 "Questo progetto merita di essere portato avanti perché la lotta non si ferma!"
(Brigitte B.A., amica)
 
"Complimenti Barbara, hai fatto un lavoro spiazzante.... Sei grande!
Rivedere il tuo lavoro mi ha fatto riflettere sull'importanza di scardinare certe forme di significato in cui ‘nuotiamo’. In effetti, sarebbe interessante indagare su quanta consapevolezza abbiamo di ciò che ci appartiene, e se il corpo è una di queste cose; in molte situazioni penso di no".
(Uno degli uomini delle pulizie dopo aver visto la serie di fotografie)
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